Il ricorso dell'uomo in Cassazione è stato dichiarato inammissibile perché "non esiste il requisito dell’ignoranza incolpevole"
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Avrebbe dovuto presentarsi davanti alla Corte d'Appello di Perugia ma non ha mai ricevuto la notifica di citazione in giudizio. Così un cinquantenne perugino è stato condannato dopo nove udienze e con nove diversi difensori d'ufficio. L'imputato ha spiegato che il suo avvocato difensore avrebbe avuto il fax difettoso. Il suo ricorso in Cassazione è stato però respinto.
Tutta colpa di un problema del fax, ormai vecchio sistema di comunicazione. Per un guasto alla macchina l'uomo ha affermato di non aver “avuto effettiva conoscenza della celebrazione del giudizio, stante la constatata inidoneità del servizio fax utilizzato dal difensore di fiducia e nonostante la celebrazione di nove udienze con nove difensori di ufficio diversi”. Di conseguenza, a suoi dire “non poteva ritenersi una ignoranza colpevole del ricorrente, né poteva ritenersi operante una presunzione di conoscenza”. Come riportato da Perugia Today, per la Cassazione iI ricorso è inammissibile perché in merito “alla inidoneità del fax a ricevere le notifiche, si deve ribadire che è onere del difensore comunicare tempestivamente all'autorità giudiziaria eventuali cause che possano influire sulla regolarità della notifica a mezzo fax, funzionale alla corretta instaurazione del giudizio”.
In conclusione, secondo la Suprema Corte, non "sussiste" il requisito della 'ignoranza incolpevole’ del procedimento" al contrario, risulta che "è stato il ricorrente a non adempiere agli oneri di diligenza generati dalla conoscenza dell'esistenza del processo”. È stata dunque confermata la condanna al pagamento delle spese processuali e di tremila euro alla Cassa delle ammende.