Nel dossier ci sono anche giornalisti e il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati. L'inchiesta vuole far luce su segnalazioni di operazioni finanziarie sospette
Quindici persone risultano indagate nel fascicolo della procura di Perugia relativo a una possibile attività di dossieraggio sui presunti accessi abusivi alle banche dati con le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Tra gli indagati anche alcuni giornalisti e il sostituto procuratore antimafia Antonio Laudati, come riportato da "Corriere della Sera" e "Repubblica". Si sarebbe invece avvalso della facoltà di non rispondere Pasquale Striano, tenente della guardia di finanza già in servizio alla procura antimafia al quale vengono contestati centinai di accessi abusivi.
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Il fascicolo era stato aperto inizialmente a Roma, in seguito a una denuncia del ministro Guido Crosetto dopo la pubblicazione di notizie riguardanti la sua precedente attività professionale. Antonio Laudati avrebbe ricevuto un mandato a comparire, ma non si sarebbe presentato all'interrogatorio. Sarebbe accusato di accesso abusivo a sistemi informatici e banche dati, in concorso con Striano, e falso. La procura di Perugia non ha voluto in alcun modo intervenire sulla notizia.
A Laudati - che era stato in passato responsabile del servizio Sos (Segnalazioni operazioni sospette) - sarebbero contestati casi di dossieraggio, alcuni anche non strettamente legati a personaggi pubblici. "Sono sicuro di poter chiarire tutto", ha detto a "Repubblica". A Perugia Striano è indagato per accesso abusivo a sistema informatico e ha sempre sostenuto di avere agito con correttezza.