A “Pomeriggio Cinque” la protesta delle donne che chiedono il rientro dei loro familiari
"Fateli tornare a casa", è il grido delle madri, delle mogli e delle figlie dei pescatori di Mazara del Vallo sequestrati in Libia. Le donne, incatenate in segno di protesta a Montecitorio, chiedono aiuto per i loro familiari che dal primo settembre sono bloccati a Bengasi, dopo l'arresto in alto mare da parte della guardia costiera libica.
Tra le signore in protesta c'è anche Rosetta, 73 anni, che chiede disperata il rientro del figlio. "Portateci presto questi figli, questi mariti e questi padri a casa - piange Rosetta che aggiunge - noi non ce la facciamo più". "A questo problema - spiega invece la moglie di un altro dei pescatori siciliani - si aggiunge il fatto che siamo senza stipendio. Ci sono utenze, e affitto da pagare", conclude la donna.