L'epidemia, spiegano gli esperti, "sembra avanzare più velocemente delle misure"
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Le misure dell'Italia per controllare la peste suina sono insufficienti. Lo affermano gli esperti dell'Eu Veterinary Emergency Team della Commissione Ue che, in un report elaborato dopo una missione in Lombardia ed Emilia-Romagna, evidenziano che "la strategia di controllo" della malattia "nel Nord Italia dev'essere migliorata". Serve un piano "comune" e "coordinato" per l'intera area, oltre a un "urgente piano B esteso per il controllo e l'eradicazione della malattia", scrivono gli esperti. Il designato commissario straordinario per la peste suina africana, Giovanni Filippini, riferisce che in Italia è attiva la strategia per combattere la patologia.
L'epidemia, proseguono, "sembra avanzare più velocemente delle misure e c'è da temere che si diffonda verso est e sud verso la Toscana".
Davanti alla sfida "estrema e urgente per il mondo intero" della lotta alla peste suina africana, è di "massima importanza essere vigili e di applicare tutta la legislazione europea pertinente, in particolare durante la stagione di punta estiva". Lo afferma la Commissione europea. La presenza in Europa della malattia "non è solo una minaccia per il settore suinicolo europeo, ma può anche avere importanti conseguenze negative per il nostro ambiente e i nostri ecosistemi, nonché un impatto sull'agricoltura e sul commercio", avverte una portavoce dell'esecutivo Ue, ricordando che "gli Stati membri interessati hanno compiuto notevoli sforzi per sradicare e contenere questa malattia devastante". "Come previsto dalla legislazione Ue, la Commissione adotta le necessarie misure di regionalizzazione tenendo conto della situazione epidemiologica" nei Ventisette, aggiunge.
La strategia per combattere la peste suina è attiva nel Paese. Lo dichiara il designato commissario straordinario per la peste suina Africana, Giovanni Filippini, sottolineando che "la nuova struttura commissariale ha immediatamente dato continuità alle azioni sanitarie di controllo e gestione dell'emergenza. Allo stesso tempo è stata elaborata, anche alla luce delle raccomandazioni formulate in esito alla missione degli esperti della Commissione europea, una rimodulazione della strategia già condivisa con i ministeri competenti e pronta a essere trasmessa a Bruxelles".
La peste suina è una malattia infettiva che colpisce i suini, sia domestici che selvatici. Esistono due tipi principali: la peste suina classica e la peste suina africana (PSA). Entrambe sono causate da virus diversi e sono caratterizzate da alta contagiosità. La peste suina africana, che non è trasmissibile all'uomo, è particolarmente grave perché è altamente contagiosa e spesso mortale per gli animali colpiti. È causata da un virus della famiglia Asfaviridae, genere Asfivirus, che è molto resistente nell'ambiente e può sopravvivere per lunghi periodi in diverse condizioni. Questo virus non stimola la formazione di anticorpi neutralizzanti, il che rende difficile la preparazione di un vaccino. La malattia si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con animali infetti o l'ingestione di carne o prodotti a base di carne di animali infetti.