Renato ha aderito all'iniziativa contro il coronavirus "Di casa in casa. Lettere dal cuore", presentata dalla poetessa e attivista milanese Francina Foresti sul nostro sito. "Aperte porte chiuse, che il lockdown rischiava di blindare", racconta il lettore
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"Ho potuto passare una quarantena più impegnata e meno solitaria, grazie a quell'articolo di Tgcom24 che ha poi permesso, a fine lockdown, anche l'incontro con chi aveva organizzato l'iniziativa delle poesie in diretta Facebook di cui si parlava". E' molto emozionato Renato, 58enne milanese, ex dipendente di azienda bancaria, che a Tgcom24 racconta com'è cambiata la sua vita dopo aver letto sull'app l'intervista a Francina Foresti, poetessa e attivista milanese 28enne, che aveva presentato ai lettori la sua iniziativa contro il coronavirus, "Di casa in casa. Lettere dal cuore", per "colorare i grigi momenti" di una reclusione forzata, che era appena iniziata e che non si poteva immaginare quanto sarebbe stata lunga.
"Dopo aver letto l'iniziativa sull'app di Tgcom24 ho contattato la poetessa, per curiosità, non sapendo come sarebbe andata a finire", ricorda Renato che, come tutti, era rinchiuso in casa per evitare la diffussione di coronavirus. "L'ultima volta che ero uscito era l'8 marzo, ero stato a pranzo a Courmayer da un ristoratore amico che si apprestava a bloccare la sua attività. E anch'io, che sono una persona schiva e introversa, con pochi amici, in quella quarantena mi trovavo a richiudere porte già chiuse, a blindarle, se non fosse stato anche per la mia cagnolina Stella, che mi permetteva due brevissime uscite quotidiane al giorno".
"Non ho Facebook - continua a Tgcom24 - sono un anticonformista, vecchia maniera, non sono attratto dai social e scrivo per me, a tempo perso, buttando giù i miei pensieri; così mi sono presentato all'organizzatrice di quelle dirette su Facebook dicendo che mi non mi sarei piegato all'iscrizione al network, ma che avrei voluto partecipare lo stesso a quelli che poi sono diventati, più che impegni, piacevoli appuntamenti di evasione".
Ma ciò non è stato un impedimento per aprire porte e cuore a un pubblico di sconosciuti da tutta Italia ai quali far arrivare i propri messaggi da quarantena. "Seguivo le dirette via Whatsapp e mandavo le mie frasi, i miei versi sempre in tema coronavirus, che poi venivano letti. E il riscontro è stato positivo. Chissà se un giorno ne uscirà un libro di tutti i componimenti di quei pomeriggi passati a 'sentirci vivi' con quella finestra aperta a noi tutti da Francina Foresti".
Ma che tipo di messaggi erano i suoi? "Sono un pessimista, un amante del Foscolo, ma alla fine i miei pensieri tendevano sempre alla speranza. Così come oggi ho la speranza che questo tempo di reclusione non venga sprecato, un po' come ha anche detto papa Francesco. D'altronde la natura in primis ci ha mandato dei messaggi da cogliere finché si è in tempo".
Dal 3 giugno, comunque, una nuova fase. "Con l'allentamento delle restrizioni ho incontrato di persona, pur nel rispetto della normativa vigente, la poetessa che ci ha dato voce nella quarantena e che ha aperto una breccia per comunicare sensazioni e sentimenti a chi non lo avrebbe fatto in nessun altro modo. Che questa breccia, è l'augurio, diventi una strada da percorrere con tanti nuovi contatti", conclude.