Il caso

Piacenza, perseguitava una giovane coppia: donna ai domiciliari | In casa aveva l'"elenco dei nemici"

Secondo l'accusa, l'indagata, con già a suo carico diversi precedenti penali per fatti simili, da ottobre 2024 ha perseguitato i due per screzi con alcuni parenti di lui, risalenti a oltre vent'anni fa

07 Feb 2025 - 17:22
 © Tgcom24

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Una donna è finita ai domiciliari dopo un'indagine della squadra mobile coordinata dalla Procura di Piacenza per stalking, oggetti atti a offendere e calunnia, ai danni di una giovane coppia. Secondo l'accusa, l'indagata, con già a suo carico diversi precedenti penali per fatti simili, da ottobre 2024 ha perseguitato i due giovani, da poco diventati genitori, per screzi con alcuni parenti di lui, risalenti a oltre vent'anni fa. Quando è andata a casa sua per perquisirla, la polizia di Piacenza ha trovato un quaderno dove la donna segnava l'elenco dei nemici. All'interno, c'erano anche foto dell'uomo che stava perseguitando da qualche mese.

Gli atti persecutori sarebbero stati commessi principalmente al telefono, attraverso un'utenza intestata falsamente a un prestanome. Le vittime hanno ricevuto continue minacce e foto scattate nei pressi di casa e quando si sono accorti che dietro poteva esserci una lontana conoscente, hanno presentato denuncia contro di lei.

Nell'auto della donna trovati martelli, un coltello, fiammiferi e acido

 È così scattata una perquisizione e dall'auto della donna gli investigatori della polizia hanno sequestrato il telefono utilizzato per le minacce, due martelli, un coltello, una scatola di fiammiferi, un accendino e una confezione di prodotto disgorgante con acido chimico: già in passato l'indagata aveva minacciato un'altra vittima di utilizzare l'acido nei confronti del figlio.

L'"elenco dei nemici"

 Nel quaderno trovato in casa, con scritto sulla copertina "elenco nemici", c'era anche una foto del cortile interno della Questura di Piacenza scattata da un balcone limitrofo: la donna proverebbe astio per una precedente vicenda di minacce aggravate ai danni di altra persona, per cui è stata condannata in via definitiva. Inoltre, quando ha saputo della nuova indagine, ha presentato una denuncia contro la vittima.

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