"svolte con regolarità"

Piantedosi: "A Brescia perquisizioni sulle manifestanti consentite"

Il ministro replica alle accuse delle militanti ambientaliste: "Mi dispiace comunque se qualcuno si è sentito offeso"

16 Gen 2025 - 19:30
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Sul caso dei presunti abusi in questura a Brescia denunciati da alcune manifestanti, le perquisizioni sono state svolte "in piena regolarità: mi dispiace comunque se qualcuno si è sentito offeso". Lo ha assicurato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a "Dritto e rovescio" su Rete 4. "Ho condiviso - ha aggiunto Piantedosi - con il capo della polizia il pensiero che noi dobbiamo rafforzare l'indicazione agli operatori che queste pratiche, che hanno una loro sensibilità, siano caratterizzate da una proporzionalità e adeguatezza agli scenari che si presentano". 

"Ho chiesto una relazione che mi è stata fornita. Premetto che al di là di come è stata rappresentata e l'impressione che può fare, anche quella è una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita e anche prescritta. Caso ha voluto che in contemporanea giungesse notizia di un'assoluzione di un analogo caso che era successo qualche mese prima a Bologna, dove un'attivista aveva denunziato di essere stata sottoposta a quella pratica, che non è altro che una variante delle pratiche di perquisizione. Peraltro, hanno la caratteristica che siano in qualche modo indotte a fare le persone, senza che questo comporti la perquisizione personale e vengono fatte poi in una condizione di parità di genere, quindi da personale femminile".

Ambientaliste: "Costrette a spogliarci"

 Il 13 gennaio, nei locali della questura di Brescia, alcune giovani militanti ambientaliste sarebbero state costrette a spogliarsi e a eseguire dei piegamenti. "Tutto parte dal fatto che se uno si sottomette, si presta insomma in qualche modo alle operazioni che vengono richieste da parte delle forze di polizia non fa sì che poi ci siano delle perquisizioni forzate espletate in qualsiasi dei modi in cui queste vengono in qualche modo svolte", ha precisato il ministro, ribadendo che "però mi dispiace che questa abbia in qualche modo leso la sensibilità di qualcuno, non era questa l'intenzione degli operatori". 

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