Messi i sigilli alla struttura che ospitava 45 animali ora curati altrove. L'intervento dietro segnalazione dell’Eital (Ente Italiano Tutela Animali e Lupo)
Malnutriti, maltrattati, tenuti tra rifiuti ed escrementi, malati, resi aggressivi dalle condizioni di detenzione, alcuni divenuti ciechi. Gli addetti del servizio veterinario della Asl e i carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria e di Sale hanno trovato così a Piovera (Alessandria) 45 cani, tra i quali 14 cuccioli, detenuti in una struttura-lager. Rinchiusi in baracche, qualcuno in gabbia, gli animali erano senz'acqua e senza cibo. Sigillato il canile fuori norma e denunciati i due proprietari. L’intervento dopo la segnalazione dell'E.I.T.A.L. (Ente Italiano Tutela Animali e Lupo), che in tutta Italia si batte contro le zoomafie.
I 45 cani, sottoposti a sequestro penale, sono stati trasferiti in altre strutture dell'Alessandrino per essere curati; sono quasi tutti malati, alcuni resi ciechi dalla precarietà delle condizioni igieniche, molti resi aggressivi dai maltrattamenti. Di 40 non si hanno, invece, notizie: sono spariti nel nulla.
Le due persone denunciate, G.V. e R.G., per maltrattamento e abbandono devono infatti rispondere anche di inosservanza dei provvedimenti imposti da una Ordinanza Sindacale. Infatti la struttura era stata oggetto di controllo circa due anni fa dalla Asl che però non aveva riscontrato anomalie, disponendo però provvedimenti e prescrizioni, prescrizioni, consistiti anche in una Ordinanza Sindacale volta alla regolarizzazione dell’area che però non è mai rispettate. Anzi, la situazione nel tempo è diventata ancora più grave, poiché i 40 cani che la Asl aveva registrato all'epoca oggi sono spariti, al loro posto i cani ora sotto sequestro.
Inoltre, in quella cascina di Pagellina di Piovera, nella pianura tra Alessandria e Tortona, gli spazi erano sommersi dai rifiuti e dagli escrementi: la popolazione canina era a rischio zoonosi e la carne avariata lì conservata per i pasti poteva scatenare la salmonellosi.