Asti, rubano cimeli di Ayrton Senna: arrestati due italiani di 31 e 32 anni

Una parte degli oltre 300 cimeli (tute, caschi, felpe, cappellini) appartenuti ad Ayrton Senna e rubati alcuni giorni fa da un'abitazione nell'Astigiano sono stati ritrovati dai carabinieri che hanno arrestato i due responsabili del furto. Si tratta di due italiani di 31 e 32 anni, Danilo Martucci e Dabide Robba, entrambi con precedenti. La collezione ha un valore di circa 300mila euro.

Le indagini e la collaborazione del vicinato I cimeli del pilota di Formula Uno erano stati esposti in mostra, ad Asti. Il furto, avvenuto nei giorni scorsi, è stato tenuto nascosto sino ad oggi per consentire ai carabinieri di svolgere le indagini. "Si è trattato di un'attività che va oltre al valore simbolico - afferma il tenente colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei carabinieri di Asti - perché si è sviluppata in collaborazione con il vicinato, che è stato di grande supporto nel segnalare la presenza di un'auto sospetta e di quanto stesse accadendo".

Ladri colti in flagrante "L'abitazione - aggiunge il capitano Alessandro Caprio, comandante della compagnia carabinieri di Canelli (Asti) - sarebbe stata svaligiata più di una volta in momenti diversi". Nell'ultimo caso, però, ad attendere i due ladri c'era una pattuglia dei militari, che li ha fermati. A bordo dell'auto sono stati trovati alcuni oggetti rubati e arnesi per lo scasso. La successiva perquisizione nella casa di uno dei due indagati ha portato al ritrovamento di buona parte della refurtiva. "L'attività non è finita - aggiunge Caprio - e gli accertamenti sono ancora in corso per appurare se i due avessero agito su commissione anche se, finora, pare che il furto sia stato occasionale e non mirato. Le indagini cercheranno di chiarire questo aspetto". 

Istituto Ayrton Senna: "Grazie ai carabinieri per recupero cimeli" L'Instituto Ayrton Senna, nel frattempo, ha espresso "gratitudine" ai carabinieri di  astagnole delle Lanze (Asti). Lo scrive in una nota l'ufficio stampa italiano dell'istituto che opera in Brasile per i bambini poveri. I cimeli rubati erano stati esposti negli ultimi 16 anni in Italia e in Europa, "per ricordare il campione brasiliano e raccogliere fondi a scopo benefico per l'Instituto stesso", ricordano. L'istituto ha diffuso l'elenco delle memorabilia ancora da rinvenire, "nel caso in cui qualcuno si imbattesse in qualcuno di questi oggetti su siti web di aste". L'invito è di contattare il 112.