Ex impiegato e poi dirigente dell'istituto astigiano degli alloggi di edilizia sociale patteggiò per aver intascato 800mila euro l'anno per una decade, ora riceverà l'assegno di solidarietà. Proteste in città
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Un tempo ex impiegato, prima, e dirigente, poi, dell'istituto case popolari di Asti con quel vizio di cambiare auto di lusso ogni anno e indossare un orologio d'oro, nonostante un tenore di vita poco appariscente. Oggi invalido per depressione con diritto a un assegno di invalidità pari a 280 euro per 13 mensilità, a un anno dalla bufera che scoperchiò il misfatto. L'uomo, un 56 anni, nel 2014 fu denunciato per aver sottratto alle casse dell'ente per il quale lavorava 8 milioni e mezzo in 10 anni: patteggiò 4 anni e due mesi, avrebbe restituito una parte del denaro (mancherebbero 3 milioni di euro) e, senza fare un giorno di carcere, si trasferì a Torino. Qui la depressione e il diritto alla pensione di invalidità.
Da Torino la notizia è arrivata ad Asti: qui un comitato di cittadini scenderà in piazza per protestare contro l'assegno di invalidità che sarà erogato all'ex dirigente che gestiva 2.000 alloggi popolari nell'Astigiano, sottraendo all'istituto pubblico 800mila euro l'anno in 10 anni. Durante la manifestazione si chiederà "una pensione per depressione a tutti i disoccupati".