Affinché la "famiglia possa avere un documento, anche se privo di valore legale, redatto dalla commissione d'esame, che in qualche modo lo ricordi"
È deceduto a pochi giorni dall'inizio del suo ultimo anno di scuola Nicolò Sabarino, un giovane di 17 anni vittima di un incidente in moto a Cossato (Biella) lo scorso settembre. Quest'anno, i suoi compagni di classe dell'Ipsia Lombardi di Vercelli hanno chiesto di poter sostenere l'esame di Maturità al suo posto e la scuola ha accettato. Così, sabato mattina, uno di loro si presenterà due volte davanti alla commissione: una per se stesso e l'altra per Nicolò, il quale avrà un diploma simbolico.
Il compagno che si sottoporrà all'esame al posto di Nicolò lo farà una volta terminata la sessione degli esami orali. Sosterrà un colloquio alla presenza dei genitori del 17enne scomparso.
La richiesta dei compagni - "Abbiamo partecipato alle esequie con lo stendardo dell'Istituto per far sentire alla famiglia la nostra presenza e ci piacerebbe, se fosse possibile, portare simbolicamente Nicolò all'esame di Maturità, insieme a noi - avevano scritto i ragazzi alla dirigente scolastica Cinzia Ferrara, come riporta la Repubblica, nella lettera in cui chiedevano di poter sostenere la maturità al posto del loro amico -. Ci piacerebbe che la famiglia potesse avere un documento, anche se privo di valore legale, redatto dalla commissione d'esame, che in qualche modo lo ricordi e dica che verosimilmente, se fosse stato con noi, avrebbe sostenuto l'esame di Stato così come speriamo di sostenerlo noi".
La dirigente e il corpo docenti avevano accolto la loro richiesta senza esitazioni. "La maturità avrebbe dovuto avere un compito in più da correggere e un'interrogazione in più. La mancanza di Nicolò è stata una presenza costante per tutto l'anno che sarebbe dovuto ripartire nella normalità. Apprezziamo la sensibilità dei nostri ragazzi", ha commentato l'insegnante di lettere dei ragazzi.