E' il quinto episodio di attacco con uova avvenuto a Moncalieri: oltre all'atleta, colpiti la casa di un pensionato e tre donne. I carabinieri cercano un Fiat Doblò
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E' quello delle lesioni senza l'aggravante razziale il reato ipotizzato dalla Procura di Torino nell'inchiesta sull'aggressione di Moncalieri a Daisy Osakue. L'atleta italiana di origini nigeriane è stata ferita all'occhio da un uovo lanciato da un'auto in corsa, nella notte tra domenica e lunedì, nella cittadina piemontese. Al momento l'indagine è contro ignoti.
Il pm Patrizia Caputo, che coordina l'inchiesta, si è confrontata a lungo con la Procura generale e con i carabinieri del Comando provinciale di Torino e al momento non sono emersi elementi che facciano ipotizzare a un gesto razzista.
E' il quinto attacco con uova - Dagli accertamenti dei carabinieri, intanto, è emerso che nelle ultime settimane a Moncalieri i lanci di uova contro abitazioni e passanti sono stati almeno cinque, compreso il ferimento di Daisy. I militari dell'Arma cercano un Fiat Doblò, probabilmente lo stesso da cui sarebbero partite le uova che, nella notte tra il 14 e il 15 luglio sono finite contro il muro della casa di un pensionato e la sera del 25 luglio hanno colpito tre donne all'uscita da un ristorante.