Elena Ceste, il marito "incastrato" dal telefono: già alle 9 sul luogo del delitto
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Le analisi sul telefonino rivelerebbero, secondo il settimanale "Giallo", che l'uomo si trovava sul canale di scolo molto prima di quanto raccontato
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Sembra essere a una svolta decisiva il giallo di Elena Ceste, la donna di Castigliole d'Asti scomparsa a gennaio e poi ritrovata morta a ottobre poco distante dalla sua abitazione. Secondo quanto riportato dal settimanale "Giallo", il marito Michele Buoninconti la mattina in cui è scomparsa la moglie, si sarebbe trovato vicino al canale di scolo, dove è stato poi ritrovato il corpo, prima di quanto ha raccontato agli inquirenti.
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L'uomo ha sempre detto che, dopo essersi accorto della scomparsa della moglie, era andato a cercarla e intorno alle 9-9.30 si sarebbe trovata nei pressi del canalone. Ma secondo le analisi effettuate dagli inquirenti sul cellulare dell'uomo, il giorno del delitto Buoninconti, dopo aver accompagnato i figli a scuola, sarebbe tornato a casa per poi dirigersi subito verso il canale di scolo. Il telefono dell'uomo avrebbe infatti agganciato la cella vicino al canale e da qui avrebbe chiamato una vicina per chiedere notizie della moglie.
Gli inquirenti si interrogano inoltre proprio su questa chiamata, ritenuta insolita: perché l'uomo tornando a casa e non trovando la moglie invece di provare a chiamarla sul cellulare ha preferito chiamare una vicina?