Nove giorni dopo lo schianto del jet che ha investito l'auto di famiglia e ucciso la sorellina, il ragazzo, che ha riportato ustioni sul 30% del corpo, è in condizioni generali stabili
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Nove giorni dopo lo schianto del velivolo delle Frecce Tricolori a Caselle, nel Torinese, il 12enne rimasto ustionato nell'incidente è stato dimesso dalla terapia intensiva. Il ragazzino, che ha riportato ustioni sul 30% del corpo, è in condizioni generali stabili. Secondo i medici, l'intervento chirurgico di innesto di tessuto amniotico effettuato venerdì ha avuto "buoni riscontri". Nello schianto è rimasta uccisa la sorellina del 12enne, Laura, 5 anni: quando è precipitato il jet i due, insieme ai genitori, erano a bordo di un'auto di passaggio.
Il dodicenne, rimasto ferito nello schianto della Freccia Tricolore all'aeroporto di Caselle, è stato dimesso dal reparto di Terapia intensiva dell'Ospedale infantile Regina Margherita di Torino e trasferito nel Centro ustionati della Chirurgia pediatrica, diretta da Fabrizio Gennari. Resta in condizioni generali stabili. Oltre che dai chirurghi generali, continuerà a essere seguito dai chirurghi plastici e dalle psicologhe cliniche.
In ospedale resta anche la madre, ricoverata al Cto di Torino per le ustioni riportate nell'incidente.
Intanto sono tornate a volare le Frecce Tricolori, dopo l'incidente di Caselle. La pattuglia acrobatica nel primo pomeriggio del 25 settembre ha prima sorvolato Trento e poi Bolzano, lasciando la tradizionale striscia di fumo tricolore. E' stato invece annullato lo show previsto in un primo momento domenica a Trento. Le Frecce hanno attraversato tre volte il capoluogo altoatesino, passando sopra piazza Walther, rinunciando però alle loro famose evoluzioni.