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La sorveglianza speciale per i cittadini italiani che in Siria si sono uniti alle milizie curde dello Ypg "prescinde, secondo il dettato della legge, dalla natura politica del gruppo che ha operato l'addestramento" di tipo militare. Lo afferma la procura di Torino, precisando "di non aver indagato gli antagonisti per il reato di arruolamento con finalità di terrorismo, ma di aver proposto una sorveglianza su giovani con precedenti penali".