"Sono pentito, ma non ho fatto tutto da solo", ha detto al pm attribuendo parte della responsabilità all'amante, Roberto Obert
"Sono colpevole e merito l'ergastolo, ma mia mamma non c'entra nulla". Così Gabriele Defilippi, in carcere per l'omicidio dell'insegnante di Castellamonte (Torino) Gloria Rosboch, nel corso dell'interrogatorio fiume davanti al procuratore di Ivrea. Il giovane si è detto "pentito" e ha sottolineato di voler essere punito, "ma non da solo", attribuendo parte della responsabilità dell'accaduto al suo amante, Roberto Obert, anche lui in carcere.
Le scuse ai genitori della Rosboch - "Chiedo scusa ai genitori di Gloria, ho visto in televisione quanto stanno soffrendo, vorrei esserci io al posto loro", ha aggiunto il giovane nel corso delle sei ore di interrogatorio.
Resta il giallo dei 190mila euro spariti - Per la prima volta sembra cambiato rispetto al ragazzo - una quindicina di profili Facebook e la passione per i travestimenti - che non ha esitato a promettere all'ex insegnante una vita insieme in Costa Azzurra in cambio di una cospicua somma di denaro. Quasi 190mila euro, in contanti, spariti dal conto corrente dell'insegnante, consegnati a Defilippi per quella finta promessa e finiti chissà dove.
Interrotto lo sciopero della fame - Defilippi ha anche affermato di avere interrotto lo sciopero della fame, che lo ha portato a dimagrire fino a 55 chili, e ha ringraziato l'equipe di psicologi che lo seguono in carcere in questo periodo.
L'avvocato: "Sta prendendo coscienza di quanto accaduto" - "Gabriele sta prendendo coscienza di quanto è accaduto", ha dichiarato il legale del giovane, Pierfranco Bertolino, che lo ha assistito nel corso dell'audizione. "Sarà un percorso lento e molto doloroso ma sta acquisendo consapevolezza", ha aggiunto.