"Non parlatemi di integrazione e accoglienza", ha tuonato l'agente coinvolto, al quale sono stati dati trenta giorni di prognosi
© polizia
Un poliziotto è rimasto ferito alla mano nel corso di una rivolta nel Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di Torino. E' successo durante la notte e all'agente sono stati dati trenta giorni di prognosi. Un marocchino è stato arrestato: ha precedenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Lo fanno sapere fonti del Viminale. "Non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione e accoglienza", ha tuonato il poliziotto coinvolto.
"E' stata una notte di guerriglia", ha raccontato l'agente. "Trenta giorni di prognosi, una bella frattura scomposta di due falangi con prospettazione di intervento chirurgico, due monconi malamente appesi che improvvisamente vanno in direzione opposta a quella che il tuo cervello vorrebbe fare".
"E mentre i 'signori' della politica fanno il gioco delle poltrone - ha proseguito - in questi Centri di Permanenza e Rimpatrio ad ogni turno si sfiora la tragedia e prima o poi, credetemi, qualcuno si farà male sul serio".