La solidarietà della sindaca Appendino

Musulmane aggredite sul bus a Torino, Fatima: "Ci hanno strappato il velo, non è questa l'Italia per i miei figli"

Dal pronto soccorso la giovane denuncia con un video su Facebook i pugni e i calci ricevuti da una coetanea: "Razzismo e islamofobia sono reali". La solidarietà della sindaca Appendino

di Gabriella Persiani
21 Mar 2019 - 10:17

"Sono qui a raccontare quanto ci è accaduto, mentre aspetto il mio turno al pronto soccorso, perché razzismo e islamofobia sono reali, non è questa l'Italia in cui voglio far crescere i miei figli". A denunciare l'aggressione appena subita a bordo di un autobus a Torino è Fatima Zahra Lafram, che posta un video sul suo profilo Facebook. "Ero sul bus con la mia amica Nuhaila, che si è spostata perché aveva paura del cane di una ragazza, che così ha iniziato ad apostrofarci: 'Avete paura del cane, ma non di farvi scoppiare'". E prima strappa il velo dalla testa di Nuhaila, poi giù con calci e pugni a tutte e due, mentre i presenti chiedevano all'autista di fermare il mezzo in attesa della polizia. Venuta a conoscenza della vicenda, la sindaca Chiara Appendino ha espresso, sempre via social, solidarietà alle vittime, esprimendo il desiderio di incontrarle.

I fatti denunciati in un video su Facebook Il video pubblicato su Facebook è anche accompagnato dal seguente commento: "Oggi una ragazza ci ha strappato il velo dalla testa. Con lui ha tirato via tutti i valori su cui è fondata l'Europa. Ha distrutto e umiliato non solo noi, ma anche tutti quelli che credono nella libertà".

"Noi oggi le abbiamo prese, per la prima volta le ho prese - continua nel suo racconto Fatima Zahra Lafram. - E' stato umiliante, ho pianto e piangerò ancora. Per fortuna all'arrivo della polizia tutto il bus ha testimoniato con noi, ma gli agenti sanno di avere le mani legate".

La solidarietà della sindaca Appendino "Mi dispiace, massima solidarietà. Ci sentiamo domani". Così il sindaco di Torino Chiara Appendino ha scritto sulla pagina Facebook di Fatima Zahra Lafram, sotto il video dove la ragazza raccontava di essere stata aggredita da una donna su un bus.

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