Ripreso a Torino il processo in Corte d'assise per l'omicidio del consigliere comunale. L'ex sindaco svela: "Voleva un posto in giunta, io rifiutai"
© ansa
"La morte di Alberto ha portato grandi cambiamenti in famiglia: prima parlavamo di aggressione, ora di omicidio: un termine che accompagnerà per tutta la vita le mie figlie". Toccante deposizione in Aula di Angelica Corporandi D'Auvare, moglie di Alberto Musy, il consigliere comunale di Torino ferito in un agguato nel marzo del 2012 e morto dopo 19 mesi di coma. Accusato di omicidio Francesco Furchì, Sergio Chiamparino: "Mi chiese un posto in giunta".
"Dopo le elezioni del 2001, in un paio di incontri, Furchì si propose per un posto da assessore. Io gli dissi di no e il rapporto si spense: non ci salutammo neanche più", ha detto Chiamparino, eletto sindaco di Torino proprio quell'anno e rimasto alla guida della città fino al 2011.
"Il termine omicidio accompagnerà per tutta la vita le mie figlie - ha dichiarato la vedova Angelica. Era una parola che speravamo di non dover scrivere...".