La donna fu uccisa, nel Torinese, nel gennaio del 2016. A strozzarla un suo ex alunno
E' definitiva la condanna a 30 anni per Gabriele Defilippi e a 18 anni e 9 mesi per l'amico Roberto Obert, per l'omicidio di Gloria Rosboch, l'insegnante 49enne di Castellamonte (Torino), uccisa nel gennaio del 2016. La prima sezione penale della Cassazione ha infatti respinto i loro ricorsi e confermato la sentenza della Corte d'assise d'appello di Torino del 14 dicembre 2018.
L'omicidio Gloria Rosboch scomparve il 13 gennaio e il suo corpo fu ritrovato un mese dopo in una discarica a Rivara. Secondo l'accusa, dietro l'omicidio c'era un raggiro: Defilippi, suo ex allievo, la convinse a versargli 187 mila euro in cambio della promessa di una nuova vita, in Costa Azzurra. Quando la donna, come ricostruito dalle indagini, si rese conto che erano parole al vento, chiese la restituzione della somma. Poco dopo si persero le sue tracce. Il suo corpo fu ritrovato il 19 febbraio, l'autopsia rilevò che era stata strangolata.
L'iter processuale Defilippi, giovane amante dei travestimenti, con una quindicina di profili su Facebook, ammise di aver ucciso la donna. Già in primo grado era stato condannato a 30 anni. In una delle prime udienze davanti al gup di Ivrea si dichiarò unico responsabile. Obert, condannato in primo grado a 19 anni, ha ricevuto in appello un leggero sconto di pena. La Suprema Corte ha accolto le richieste del pg di Cassazione Pina Casella, che nella sua requisitoria ha chiesto la conferma della condanna, ritenendo che quello di Gloria Rosboch sia stato un delitto lucido ed efferato, compiuto con un'azione studiata nei minimi dettagli.