Il gruppo, scioltosi a giugno, è celebre per gli espliciti riferimenti alle Brigate Rosse, con tanto di bandiere sul palco, e per le esibizioni con indosso il passamontagna
© Ansa
La band P38-La Gang è indagata a Torino per istigazione a delinquere. In mattinata i carabinieri e la polizia di Torino, supportati dagli uffici territoriali di Bologna, Bergamo e Nuoro, hanno eseguito perquisizioni nei confronti dei quattro componenti della band: è stato sequestrato materiale informatico utile alla prosecuzione delle indagini. Il gruppo è celebre per gli espliciti riferimenti alle Brigate Rosse, con tanto di bandiere sul palco, e per le esibizioni con indosso il passamontagna.
Inneggiavano alle BR - Il gruppo musicale durante i suoi concerti portava sul palco, spesso dei centri sociali, bandiere delle BR e cantava brani con espliciti riferimenti al gruppo terrorista. "Renault", l'auto in cui venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro il 9 maggio 1978, "Nuove BR", "Giovane Stalin" e "Ghiaccio Siberia", alcuni dei titoli. La figlia di Moro, Maria Fida e il figlio di un carabiniere vittima dalle Brigate Rosse, Bruno D'Alfonso, avevano presentato esposti contro la band.
Chi sono i membri della P38-La Gang - "Scappiamo nel buio, torniamo nel niente". A giugno con questo post sul profilo Instagram della P38-La Gang, i componenti Astore, Yung Stalin, Jimmy Pentothal e Dimitri annunciavano l'addio alle scene della band, proprio per via delle indagini. A fa scattare queste ultime è stato in particolare il concerto del Primo Maggio presso il circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia. I testi di quelle canzoni, e in particolare l'esposizione della bandiera a cinque punte delle BR, avevano scatenato una bufera e lo sdegno social di personaggi come Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista ucciso dalle Nuove BR vent'anni fa.