La maggioranza rinuncia ai vitalizi futuri ma ha fretta di incassare quelli già versati dopo l'annullamento delle elezioni del Tar e l'inchiesta "spese pazze". L'emendamento del centrodestra costerà alle casse della Regione dai 7 ai 15 milioni di euro
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La Regione Piemonte ha dato l'ok, in extremis, al Bilancio 2014, all'interno del quale è stata approvata, con il voto di una parte della maggioranza, fatta eccezione del Pd e con l'astensione di Lega e Ncd, una norma che permette, a chi vuole, di incassare subito i contributi versati rinunciando al vitalizio futuro. Una norma che garantisce ai consiglieri (40 dei quali indagati nell'inchiesta "spese pazze") di mettere al sicuro i soldi, dopo l'annullamento delle elezioni del Tar e l'indagine della Procura di Torino.
L'emendamento del centrodestra approvato dalla maggioranza - scrive La Repubblica - costerà caro alle casse della Regione. Calcolando i contributi versati dai consiglieri e dagli assessori "si arriva a 7 milioni di euro", non contando chi ha all'attivo più di una legislatura. A quel punto infatti la somma aumenterebbe fino a 15 milioni di euro.