L'inchiesta della Procura di Torino sul medicinale salvavista Avastin
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Disastro doloso e associazione a delinquere. Sono questi i reati ipotizzati a carico delle due case farmaceutiche Roche e Novartis nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Torino. Nel mirino il medicinale salvavista Avastin, per il quale l'Antitrust ha sanzionato le due aziende.
Il disastro doloso viene contestato dalla Procura perché si ritiene siano state messe in atto procedure che possono avere messo in pericolo la salute di un numero considerevole di pazienti in tutta Italia. L'associazione per delinquere è invece in relazione alla truffa e al reato di rialzo o ribasso fraudolento di prezzi.
Dice questo il fascicolo aperto dal pm Raffaele Guariniello, nel capoluogo piemontese, sul presunto cartello fra Roche e Novartis. Venerdì ci sono state le prime iscrizioni nel registro degli indagati ed è assai probabile che gli accertamenti puntino direttamente contro il cuore e il vertice dei colossi della farmaceutica mondiale già sanzionate dall'Antitrust. Esiste anche un'ipotesi di corruzione, per adesso senza indagati, frutto di un esposto presentato il 30 dicembre dalla Soi (Società oftalmologica italiana) dove si afferma che le due società non hanno potuto agire liberamente senza qualche complicità all'interno dell'Aifa e dell'Ema (European medicines agency).
La reazione delle due aziende - Novartis ha detto di non aver finora ricevuto alcuna comunicazione da parte delle Procure e pertanto qualunque commento al riguardo "rappresenta una pura speculazione". Altrettanto ha fatto Roche che "rifiuta ogni addebito" e precisa che i contatti con Novartis menzionati dall'Antitrust "non avevano alcuna natura anti competitiva ma esprimevano la preoccupazione nel constatare che un farmaco studiato, sviluppato, registrato e utilizzato in tutto il mondo per le sue indicazioni in oncologia, potesse venire manipolato, potenzialmente contaminato e comunque impropriamente utilizzato" con rischio per la sicurezza e la salute stessa dei pazienti.
Si attende l'esito delle consulenze tecniche - Il pm Guariniello ha affidato due consulenze tecniche, una su questioni legate alla tutela della salute pubblica e l'altra sugli aspetti economici della faccenda. A questo scopo ha acquisito una mole di carte da varie Regioni italiane.