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Il figlio di Luigi Nerini, gestore della funivia del Mottarone, quando fu ascoltato dai carabinieri disse di non sapere indicare "a cosa serve" quello che "è chiamato comunemente 'ceppo' o 'forchettone'. Mi è stato spiegato dal caposervizio Gabriele Tadini che avrei dovuto metterlo", ma sempre "a impianto fermo e cabine vuote". Il giovane disse anche che il giorno dell'incidente era a riposo e "come suggerito" dal padre non si avvicinò all'impianto.