Ai media: "Per ora non posso perdonare"
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"Pazzia, droga, vendetta o qualunque sia il motivo di una tale efferatezza, per ora non posso perdonare". Scrive così Piero Fassi, padre della tabaccaia uccisa ad Asti, in una lettera inviata ai media. "La nostra Migia - continua - è una martire vittima di una tortura imperdonabile. Non ci sono parole capaci di esprimere i miei sentimenti o di dare un senso a questa tremenda tragedia".