Tentata rapina nel Cuneese, gioielliere reagisce e spara: due morti
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Mario Roggero mercoledì ha sparato e ucciso due dei tre malviventi che avevano fatto irruzione nella sua gioielleria di Grinzane Cavour
"Mi spiace sia successo un fatto così, ma o io o loro". Così Mario Roggero, il gioielliere che mercoledì a Grinzane Cavour (Cuneo) ha sparato e ucciso due dei tre malviventi che stavano cercando di rapinarlo. La procura di Asti ha indagato il 66enne per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa.
Procura di Asti iscrive gioielliere nel registro degli indagati "E' un momento difficile per il mio assistito, straziato da quanto successo e per essersi trovato in una situazione drammatica", ha spiegato l'avvocato di Roggero, Stefano Campanello. "Non abbiamo ancora ricevuto l'avviso di garanzia - ha precisato - ma il mio assistito ritiene comunque di aver fatto quanto necessario per salvare la sua vita e quella dei suoi familiari. E' molto scosso".
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La ricostruzione Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Alba e del Nucleo investigativo di Cuneo, a cui la procura di Asti ha affidato l'inchiesta guidata dal pm Greco, mercoledì intorno alle 18.45, due persone, seguite poi da una terza, sarebbero entrate nella gioielleria Roggero e con un coltello e una pistola (poi risultata finta ma priva del tappo rosso) avrebbero minacciato la famiglia, prima di appropriarsi dei gioielli. La moglie di Roggero sarebbe stata colpita con un pugno, la figlia sarebbe invece stata immobilizzata con fascette da elettricista. Al tentativo di prelevare anche il denaro in cassa, spiegano gli inquirenti, il titolare avrebbe reagito sparando con una pistola legittimamente detenuta.
"Con la mano destra ho aperto la cassa, con la sinistra il cassetto in cui sapevo che c'era la mia arma - ha raccontato l'uomo - e simultaneamente ci siamo trovati uno puntato contro l'altro. Ho dovuto... poi sono scappati".
Due degli aggressori sono stati trovati morti ad alcuni metri dall'ingresso della gioielleria mentre il terzo, ferito ma riuscito a fuggire, questa notte è stato rintracciato all'ospedale di Savigliano (Cuneo) e fermato con l'accusa di tentata rapina. Subito dopo il fatto, oltre ai rilievi tecnici, il pm e i carabinieri hanno sentito il titolare della gioielleria, la moglie, la figlia e altri testimoni. Sono in corso di acquisizione le immagini delle videocamere di sorveglianza. Nelle prossime ore saranno dati gli incarichi per l'autopsia e la perizia balistica.
Il gioielliere Roggero: "Mondo minacciato dalle persone che tollerano il male" Nel frattempo fa discutere la condivisione, da parte dell'assessore alla Sicurezza del Comune di Alba, Marco Marcarino (Lega), del post pubblicato all'indomani della tentata rapina dal titolare della gioielleria. "Il mondo non è minacciato dalle persone che fanno il male, ma da quelle che lo tollerano", ha scritto Roggero su Facebook, ricevendo molti commenti di solidarietà tra cui quello di Marcarino che ha rilanciato sui social la frase con l'hashtag #iostoconroggero.
Lo sfogo di una delle figlie del gioielliere su Facebook "Ieri la mia famiglia è stata coinvolta in un evento molto spiacevole. Il gioielliere di Gallo Grinzane che ha ucciso due rapinatori su tre per legittima difesa è mio padre. Nella difficoltà voglio rimanere aperta e fiduciosa, lucida e forte". Lo scrive in un lungo post su Facebook Silvia Roggero, una delle quattro figlie del gioielliere. In un altro post la donna dice di avere "piena fiducia nella giustizia" e ringrazia "le persone che dai balconi hanno applaudito mio papà che ha difeso coraggiosamente mia mamma e mia sorella di fronte a un'arma da fuoco puntata con minacce di morte e di aggressione!".