I suoi aguzzini la ricattavano con foto hard. La denuncia è arrivata dalla madre. Indagati otto minorenni. Un compagno: "Tutti sapevano"
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Una violenza inaudita, fisica e psicologica, andata avanti per mesi fin quando la vittima, una 13enne di Torino, non si è ribellata. Lei, in un garage abbandonato, è stata violentata da un gruppo di coetanei. Umiliata, stuprata e minacciata con foto hard. La minaccia è stata la sua salvezza: quando lei ha detto stop, gli aguzzini hanno inviato un mms alla madre che li ha denunciati. Un amico:"Tutti nel quartiere conoscevamo la storia".
La vicenda è stata raccontata da La Stampa. "Sembrava fosse una cosa normale", racconta al quotidiano torinese uno studente della scuola frequentata dalla ragazzina e dai suoi stupratori -. Non avevamo capito che le avevano fatto dei video e la stavano ricattando".
Indagati otto minorenni - La Procura dei minori di Torino indaga ora su otto minorenni, accusati di violenza e di ricatto contro la ragazzina. La polizia ha sequestrato telefoni e computer: nella banda del garage sarebbero pochi quelli che hanno compiuto quattordici anni. La loro vittima ha cambiato scuola. "E' un fatto gravissimo - è il commento del preside - che adesso rischia di creare pregiudizi nei confronti di un quartiere che sta cercando di uscire dall'isolamento".