Ingenti i danni arrecati alla struttura: almeno 30 posti letti andati distrutti
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Quindici persone sono state arrestate dalla polizia per la tentata rivolta, avvenuta nel pomeriggio del 17 ottobre, al Cpr di Torino. Si tratta di magrebini che erano trattenuti nel Centro di permanenza e rimpatrio da oltre un mese. Secondo gli investigatori, sono stati loro ad aver provocato le tensioni nella struttura, dove, all'interno di quattro moduli abitativi, è stato dato fuoco a materassi e masserizie. L'accusa è danneggiamento.
Gli inquirenti hanno quindi identificato i fomentatori che mercoledì hanno tentato di scatenare la rivolta al Cpr. Alcuni ospiti avevano dato fuoco a materassi e masserizie in quattro aree della struttura. I posti andati distrutti, all'interno dei moduli abitativi del centro di corso Brunelleschi, sarebbero più di 30. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco e un agente di polizia era rimasto leggermente intossicato per aver respirato i fumi. Colto damalore, è stato portato nell'infermeria interna.
"L'ennesima rivolta, con l'incendio coordinato di più moduli abitativi in quasi tutte le aree, ripropone il tema della carenza di personale dell'Ufficio immigrazione e di quello adibito alla vigilanza della struttura", interviene il segretario generale provinciale del Siap, Pietro Di Lorenzo. "Idanni sono ingenti - continua -. La tipologia degli ospiti rende il Cpr una polveriera, ma certo la carenza di personale nonaiuta".