"Il responsabile di un bar, che cercava una ragazza, mi ha detto che non sono abbastanza femminile perché non porto la gonna e non avrei attirato i clienti", racconta. Ed è solo uno dei tanti episodi
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"Non riesco a trovare lavoro, dicono che sembro un uomo". Così su Facebook Catia, torinese di 32enne, che rivela come i titolari dei tanti bar e ristoranti ai quali si è presentata guardino solo l'aspetto fisico e non il curriculum. Non pensava che quel suo post di sfogo avrebbe ricevuto tanta solidarietà. "Ho ricevuto tanti messaggi che mi hanno dato forza", ammette Catia che ha voluto raccontare la sua storia "perché mi è venuto il dubbio di essere un problema e che tutto il mondo la pensasse così".
Catia, riporta Il Corriere della Sera, ha alle spalle una decina di anni trascorsi a lavorare in bar, locali e mense nel Torinese. Ma avere un curriculum di tutto rispetto non basta per trovare lavoro, specie nella ristorazione. "Il responsabile di un bar, che cercava una ragazza, mi ha detto che non sono abbastanza femminile perché non porto la gonna e non avrei attirato i clienti", racconta la 32enne, che ha risposto sdegnata: "Se è così, sono io che non voglio lavorare in un bar che ha questa considerazione delle donne".
Altro locale, stesso risultato. "Un barista - ricorda Catia - mi ha strappato in faccia il curriculum che gli avevo appena consegnato. Mi ha deriso spiegandomi che cercava solo ragazze di bella presenza". Nell'ultimo mese, si sfoga su Facebook, "ho girato come una matta per trovare un lavoro, ma ho incontrato solo gente, che io reputo ignorante, che mi ha guardata e mi ha detto che ho un aspetto maschile e che il mio fisico non rispetta i loro criteri".
"Nella mia vita - afferma - ho fatto di tutto: ho scaricato le cassette al mercato e ho fatto le disinfestazioni. Sono disposta a tutto per poter guadagnare qualcosa, ma pretendo qualcosa di serio". Catia è disponibile a diventare persino imbianchina, addetta alle pulizie, commessa. "Ma il mio sogno - ammette - resta la ristorazione".