Il bimbo è nato con la fecondazione eterologa ma appena venuto al mondo gli è stata diagnosticata la Ittiosi Arlecchino. Aspettativa di vita molto breve ma lui ha superato la fase critica
Giovannino è nato ad agosto al Sant'Anna di Torino. Lui però a casa non ci è mai andato perché i genitori naturali, che lo hanno concepito con l'eterologa, lo hanno abbandonato: il motivo è legato alla malattia di Giovannino, l'Ittiosi Arlecchino. Una patologia rarissima che lo obbliga a stare lontano dalla luce solare oltre a gravi difficoltà respiratorie. A offrirsi per accudire il piccolo è stata la Piccola Casa della Divina Provvidenza da tutti conosciuta come il Cottolengo.
Giovannino ora ha quattro mesi, come racconta il quotidiano la Stampa, ed è amorevolmente accudito dalle infermiere e dal personale sanitario del Sant'Anna. L'ospedale però potrà farsene carico solo fino al sesto mese. Poi dovrà essere trovata una sistemazione per il bimbo.
Il Cottolengo: "Siamo pronti ad accogliere Giovannino" A farsi avanti appena saputa la notizia del piccolo Giovannino è stata la Piccola Casa della Divina Provvidenza, storico luogo di accoglienza di Torino fondato dal santo sociale Giuseppe Cottolengo, che si è offerta di ospitare e prendersi cura del bimbo. Don Carmine Arice, Padre generale della Piccola Casa, conosciuta anche con il nome di Cottolengo, ha scritto una lettera indirizzata al bambino: "Caro Giovannino, quando questa mattina abbiamo letto la tua storia, così breve ma già così importante, ci è venuto subito nel cuore il desiderio di accoglierti tra noi. Sai, don Giuseppe Cottolengo ha voluto una casa proprio per quanti fanno fatica a trovarne una perché la loro situazione di vita o di salute era particolarmente difficile. E così vogliamo continuare a fare anche noi. Anche per te, caro Giovannino, vorremmo pensare un'accoglienza degna del valore infinito della tua esistenza, con tutto ciò che sarà necessario e nelle modalità che richiede una situazione così particolare come la tua: insomma una casa con persone che ti vogliono bene e si prendono cura di te fino a quando sarà necessario. Se poi ci sarà una famiglia, con un papà e una mamma che vorranno essere tuoi genitori, - conclude don Arice nella lettera a Giovannino - saremo contenti di affidarti a loro".
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Che cosa è l'Ittiosi Arlecchino - Il male che ha colpito Giovannino è terribile. E' una grave disfunzione congenita della pelle ed è estremamente rara tanto che se ne riscontra un caso ogni milione di nati. La mortalità è molto alta e solo una diagnosi tempestiva è in grado di aumentare le possibilità di sopravvivenza. La pelle di chi è colpito dall'Ittiosi Arlecchino si presenta con grosse placche quadrangolari che ricordano, appunto, la nota maschera della commedia dell'arte. Chi nasce con l'Ittiosi Arlecchino muore nelle prime settimane di vita, Giovannino incredibilmente ha superato questa fase acuta ma le sue aspettative di vita restano comunque basse ed è per questo che è difficile trovare una famiglia che possa accettare di portare avanti questo pesante carico psicologico.