È stata avviata un'indagine per bullismo dalla procura dei minori
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Una 15enne è stata aggredita a Pinerolo (Torino) da tre compagne di scuola. La ragazza, di origini marocchine, si trovava a poca distanza dall'istituto in cui studia e stava andando a prendere il bus per tornare a casa, quando le coetanee le hanno tirato un pallone in faccia per poi insultarla, prenderla a calci e strapparle le unghie finte, danneggiandole anche quelle vere. È stata avviata un'indagine per bullismo dalla procura dei minori.
L'aggressione - L'aggressione risale al 26 ottobre. La 15enne stava chiacchierando con un connazionale in lingua araba, quando una studentessa in monopattino si è avvicinata e le ha tirato una palla in faccia per poi darle uno schiaffo, tirarle i capelli e gettarla a terra. Secondo quanto riporta la Repubblica Torino, che cita il testo della denuncia, la giovane ha affermato di aver pensato che i due stessero parlando male di lei.
Quando la vittima si è rialzata e allontanata, la ragazza che l'ha aggredita e altre due amiche l'hanno rincorsa, presa a calci in faccia, strappato le unghie e insultata. Insulti che sono poi continuati su Instagram: "Sfigata, io continuo appena ci sei a scuola".
La denuncia - In seguito all'aggressione, la vittima è andata al pronto soccorso per farsi medicare. Insieme ai suoi genitori, ha poi sporto denuncia ai carabinieri di Pinerolo. Il giorno dopo è anche andata in presidenza a raccontare quanto accaduto.
Il video - Come riporta La Stampa, il fatto è stato filmato da un'altra ragazza, che poi ha fatto vedere il video a due professori. Video che farà parte degli atti di indagine.
Gli altri episodi – Nei giorni dopo, la 15enne ha subito altri episodi di violenza da parte delle stesse ragazze. Il 3 novembre, durante l'intervallo, in corridoio, una di loro le ha detto: "Con me non la passi liscia". Il 9, invece, all'uscita di scuola, il gruppetto le ha sbarrato la strada e impedito di tornare a casa.
"Si tratta di una ragazzina coraggiosa, non solo perché ha subito denunciato, ma anche perché non ha mai smesso di andare a scuola, pur vivendo il forte stress che questa violenza le sta procurando. Al di là delle responsabilità dell'aggressione, che saranno accertate, confidiamo che il preside e gli insegnanti prendano provvedimenti per tutelarla da ulteriori episodi di bullismo", ha commentato l'avvocato che la difende Raffaele Folino. La vittima è stata convocata insieme a una psicologa dalla polizia giudiziaria.