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Sono circa 600 le persone assistite ogni notte dalla Croce Rossa. E sono 600 le storie di vita raccolte, come quelle di Cristina, la decana dei portici, e di Massimo
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A Torino è emergenza freddo per i senzatetto. La Croce Rossa ha organizzato un servizio denominato Unità di Strada attraverso cui i volontari portano coperte e cibo caldo ai clochard della città, ascoltandoli e fornendo loro anche informazioni sanitarie utili o indicazioni per i dormitori e le mense. "Le situazioni più difficili sono quelle di chi arriva dalla guerra", spiegano. Sono circa 600 le persone assistite. E altrettante le storie di vita che vengono raccolte. Come quella Cristina, la decana dei portici, che aveva un figlio, un marito, una casa, un impiego, e ora non ha più niente. O come Massimo, ex operaio, un figlio trentenne che lavora in un bar poco distante dal suo alloggio di fortuna. "Abbiamo il patto che fingiamo di non conoscerci", racconta a Il Corriere della Sera.
Intanto il Comune di Torino si attiva con un nuovo centro accoglienza. "Quattordici posti per senzatetto", annuncia l'assessore Rosatelli, che precisa: "Possono accedervi anche persone irregolari su suolo italiano".
Mentre i numeri dell'emergenza clochard in tutta Italia sono stati di recente aggiornati dall'Istat: 100mila i senza fissa dimora nel Paese. E da Catania passando per Taranto e Napoli fino a Milano, le amministrazioni si organizzano per fornire un posto letto durante le notti più fredde dell'anno.
Sono 393 i morti tra le persone senza dimora in Italia nel 2022, numero record rispetto agli anni precedenti. Lo chiarisce un report della fio.Psd, Federazione italiana organismi per le persone senza dimora. Nel 2021 erano state 250 le vittime tra i senzatetto, 212 nel 2020.
L'emergenza non è solo il freddo, dicono le organizzazioni: sono state 109 le morti nell'estate, 101 in autunno, 86 in inverno e 97 in primavera. Nelle ultime settimane, solo a Milano ci sono state tre vittime. Tra le cause di morte, la principale individuata riguarda violenze e incidenti (47%), mentre il 37% muore per motivi di salute.