Fumatori in aumento per la prima volta dal 2006
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Nel divieto sono incluse le sigarette elettroniche. "Una questione di educazione e rispetto", afferma il relatore della modifica al Regolamento di polizia urbana
Torino segue l'esempio di altre città, italiane ed europee, e introduce il divieto di fumare all'aperto a meno di una certa distanza da altre persone, salvo esplicito consenso. È quanto stabilisce una delibera di modifica del Regolamento, approvata dal Consiglio comunale. All'aperto, dunque, si potrà continuare a fumare, ma allontanandosi almeno a 5 metri dalle altre persone.
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Per il proponente dell'atto, il consigliere dei Radicali Silvio Viale, si tratta di "una questione culturale e di rispetto fra le persone. Quella di allontanarsi quando si fuma è una cosa che si fa già normalmente per buona educazione". "La misura - aggiunge Viale - contribuirà alla riduzione dell'impatto del fumo, che rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche e favorirà un consumo più consapevole. E si spera che possa aumentare anche la responsabilita' verso l'abbandono di mozziconi. Una norma - conclude il consigliere - che dà un indirizzo culturale tutelando la libertà sia di chi fuma sia di chi non fuma".
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La lettera "v" aggiunta all'articolo 7 del Regolamento di polizia urbana vieta di "fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all'aperto a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso". Inoltre, estende il provvedimento a "sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche", che fino a oggi erano considerate una scorciatoia per poter fumare liberamente anche nei posti al chiuso, senza timore di essere guardati male dai non fumatori.