AVEVA UN TUMORE AI POLMONI

Torino, è morto il bimbo di 7 anni "visitato" dai supereroi in ospedale

Mirko non ce l'ha fatta. Per lui si erano riuniti amici e cittadini, travestiti da personaggi dei fumetti, per regalargli doni e sorrisi

24 Giu 2023 - 14:29
 © Da video

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Mirko non ce l'ha fatta. Il piccolo paziente, di 7 anni, si è spento venerdì sera all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove era ricoverato per una forma aggressiva di tumore ai polmoni. Pochi giorni fa, il 2 giugno, aveva ricevuto a sorpresa la visita di alcuni "supereroi" (Capitan America, Ironman, Batman, Spiderman, Hulk e Super Mario) che si sono radunati sotto la sua finestra in risposta a un appello dei genitori. "Non sappiamo se potrà festeggiare il suo prossimo compleanno. Questo è il regalo per lui, per renderlo felice" aveva detto un'amica di famiglia.

La festa con i supereroi - Come ricorda La Repubblica, in quell'occasione i genitori aveva contattato la Vertical, che si occupa di organizzare feste a tema, che ha offerto loro il servizio gratuitamente. Ai supereroi "professionisti" si sono uniti amici e semplici cittadini, che travestiti si sono riuniti anche loro sotto il Regina Margherita per dare un po' di sollievo a Mirko.

Alcuni supereroi si erano calati dal tetto per regalare dei doni al piccolo affacciato alla finestra. "Lo spostano dal reparto dov'è adesso, e dove viene trattato con le flebo, per consentirgli di affacciarsi alla finestra e seguire le acrobazie dei personaggi", aveva aggiunto l'amica.

Mirko era arrivato in ospedale un anno fa: aveva febbre alta e respirava male. I genitori pensavano che avesse contratto il Covid. Lo avevano quindi portato in pronto soccorso, dove a seguito di esami approfonditi si è scoperto altro: un tumore ai polmoni.

"Ci spiace moltissimo" - È triste Franca Fagioli, direttrice del reparto di Oncologia pediatrica del Regina Margherita: "Ci spiace moltissimo. Abbiamo cercato di accompagnare lui e la famiglia in questo doloroso percorso aiutati da molti generosi e sensibili cittadini. Come sempre. Speriamo che la ricerca pre-clinica e clinica ci permetta di guarire sempre più bambini e adolescenti".

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