Le imprese ottenevano finanziamenti pubblici e privati. Sigilli anche a un'hamburgeria di Eataly. Sei gli imprenditori arrestati nell'ambito dell'inchiesta partita dopo il ritrovamento di lingotti d'oro in un box
Società create con l'uso di identità false con un volume d'affari pari a 250 milioni di euro sono state sequestrate dai carabinieri nell'ambito di un'inchiesta, rinominata "Avatar", che ha visto finire in manette sei imprenditori torinesi. Le indagini hanno portato a smantellare un gruppo criminale che, in Italia e all'estero, aveva costituito società fantasma per ottenere finanziamenti per diversi milioni di euro. In tutto sono indagate 31 persone.
Operazione antiriciclaggio dei #Carabinieri di Torino, in collaborazione con i Comandi di Cosenza, Milano e Vercelli: truffe a Stato e banche, sequestrate 29 società “fantasma”, conti correnti, lingotti in oro e immobili per un totale di 2,5 milioni di euro. Coinvolti 31 indagati pic.twitter.com/VPtgzgzi7a
— Arma dei Carabinieri (@_Carabinieri_) 13 febbraio 2019
C'è anche l'hamburgheria di Eataly, al Torino Outlet Village di Settimo Torinese, tra le 29 imprese fantasma sequestrate dai carabinieri nell'ambito dell'operazione Avatar. L'indagine del Nucleo investigativo era partita dal ritrovamento di 600mila euro in contanti e 75 lingotti d'oro in uno Storage Box di Torino, in corso Giulio Cesare, intestato a uno degli imprenditori arrestati a fine gennaio.
I militari del comando provinciale di Torino sono stati supportati da quelli di Cosenza, Milano e Vercelli. Oltre alle imprese fantasma - 8 delle quali con relative unità immobiliari - sono stati sequestrati 79 conti correnti bancari, 25 carte postepay e prepagate, 6 autovetture contanti e lingotti in oro. Le imprese operavano nel settore energetico e consulting finanziario.
Le accuse sono di riciclaggio, auto-riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, truffe e frodi bancarie.