Il primo cittadino preso di mira per aver sostenuto lo sgombero dell'Asilo occupato e per aver condannato le violenze di sabato
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Dopo gli scontri del fine settimana a Torino, la prefettura ha disposto misure di sicurezza eccezionali per Chiara Appendino. Il sindaco è finito nel mirino degli anarchici per avere sostenuto lo sgombero dell'Asilo occupato - eseguito non su ordinanza comunale, ma su disposizione del gip - e per avere condannato le violenze di sabato, giorno in cui un autobus di linea è stato assaltato e il centro città è rimasto sotto assedio per diverse ore.
Ad accelerare la decisione di assegnare la scorta alla prima cittadina, come anticipato da alcuni quotidiani, anche le minacce - "Appendino appesa" - comparse sui muri del centro. "Abbiamo avuto a che fare con gente addestrata. Abbiamo dovuto fronteggiare un contesto che non ha nulla a che vedere con la protesta sociale", ha detto il questore di Torino, Francesco Messina, analizzando quanto accaduto sabato. Il corteo, ha aggiunto, "è stato un punto di partenza per sovvertire l'ordine democratico"