Tre tedeschi, sembra investigatori privati, avrebbero caricato a forza la loro vittima su un furgoncino. Bloccati dalla polizia dopo un inseguimento a folle velocità per le vie del centro
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E' stato sventato dalla polizia un sequestro di persona a Torino. Pare che dietro il tentato rapimento ci fosse un debito non pagato. Tre uomini, sembra che si tratti di investigatori privati tedeschi, hanno caricato a forza su un furgoncino una donna, legandola poi con fascette da elettricista. A dare l'allarme sarebbero stati alcuni passanti che hanno assistito alla scena, avvenuta in piazza San Carlo.
Recupero crediti dietro il tentato sequestro - Dietro il tentativo di rapimento sembra ci sia una storia di recupero crediti che parte dalla Germania secondo i primi accertamenti della squadra mobile. Tutti e tre gli arrestati sono di nazionalità tedesca e due fanno parte un'agenzia di investigazioni. E' stata fermata anche una quarta persona, loro connazionale.
La loro vittima è una cittadina serbo-australiana di 35 anni. Il compagno di lei, riuscito a fuggire, non sarebbe ancora stato individuato. Secondo una prima ricostruzione, uno degli arrestati - un tedesco che si occupava di cambio valute guadagnando il 20% su ogni operazione - avrebbe subito una truffa a Milano a giugno: aveva consegnato 50mila euro ottenendo in contropartita delle banconote poi risultate fasulle. Anziché denunciare l'accaduto alla polizia, è tornato in Germania e ha fatto svolgere le indagini privatamente. Quindi avrebbe organizzato un incontro-trappola. I due "bersagli" dei tedeschi, però, non sarebbero gli autori del raggiro. Il gruppo sarebbe arrivato a Torino passando per Aosta, dove ha messo a segno il furto di una targa poi applicata al furgone usato per il sequestro.
L'inseguimento della polizia - I testimoni del tentato rapimento hanno raccontato di aver assistito a una scena da film. Il furgone, raccontano, "viaggiava contromano e aveva i vetri oscurati". Gli uomini scesi in piazza San Carlo avevano il volto coperto da un passamontagna. In pochi istanti hanno caricato la donna a bordo, mentre l'uomo che era con lei è riuscito a divincolarsi e a scappare, urlando ai passanti di chiamare la polizia. "La signora stava passeggiando, quelli l'hanno presa e caricata su un furgone, mentre urlava", dice Saverio Moffa, dipendente di una gelateria a pochi passi dal luogo del tentato sequestro. "L'uomo che l'ha presa sembrava un buttafuori", ha aggiunto". Poi il camioncino è schizzato a folle velocità fino all'intervento delle volanti, che hanno fermato il mezzo e liberato la donna.