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La procura ha sequestrato tutti i filmati di sicurezza. Sono agghiaccianti i dettagli che emergono sulla tragedia
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Al momento della tragedia della funivia del Mottarone, "la cabina era sostanzialmente arrivata al punto di sbarco: si vede che sussulta e torna indietro". Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, che ha visionato una piccola parte dei video delle telecamere di sorveglianza. "La visuale - ha precisato - è però limitata alla zona dell'arrivo".
Immagini in bianco e nero senza audio - Ci vorrà qualche giorno per vedere e analizzare i video delle telecamere di sorveglianza della funivia del Mottarone teatro della tragedia dell'altro ieri in cui sono morte 14 persone, tra cui due bimbi. Le telecamere, che riprendono anche l'arrivo e la partenza delle cabine e che verosimilmente hanno ripreso anche gli attimi prima dell'incidente, sono diverse e sono state sequestrate dalla Procura di Verbania assieme all'intero impianto. I filmati a ciclo continuo, 24 ore su 24, vanno a ritroso per sette giorni e sono più di due. "Si vede la funivia che sta arrivando e improvvisamente torna indietro. Sono immagini in bianco e nero, non molto nitide", ha specificato la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi. La cabina nelle immagini "si vede che improvvisamente sussulta, torna indietro e poi esce dalla visuale" specifica. "Abbiamo acquisito tutto l'impianto di videoregistrazione - ha spiegato - Nelle immagini visionate da me non c'è audio".
Pm: "Non sappiamo se c'è una scatola nera" - La Procura di Verbania, che indaga sull'incidente della funivia del Mottarone, dovrà acquisire "presso tutti gli enti che possono avere un coinvolgimento", tra cui l'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi Ustif, i documenti relativi all'impianto. Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica, Olimpia Bossi, aggiungendo di aver già raccolto i documenti presso la Ferrovia Mottarone spa, la società che gestisce l'impianto, i cui uffici sono ora sotto sequestro come l'intera funivia. "L'analisi delle carte servirà per chiarire il quadro e individuare eventuali soggetti rispetto ai quali ipotizzare un eventuale profilo di responsabilità - ha aggiunto - per poi svolgere una congrua attivita' istruttoria". La procuratrice di Verbania Olimpia Bossi ha confermato che non è chiaro se a bordo della cabina caduta domenica alla funivia del Mottarone fosse presente una scatola nera.
Assessore Piemonte: cabina viaggiava indietro a 100 km/h - "Ci sono due sistemi frenanti che devono agire se purtroppo capita una cosa di questo genere. Se il sistema frenante non si aziona la cabina torna indietro, si calcola lo abbia fatto per 13/14 secondi a oltre cento chilometri orari. In corrispondenza del pilone non dovrebbe esserci stato nessun urto, ma la pendenza che cambia a quella velocità ha fatto da trampolino e la cabina è saltata per aria a centro chilometri orari, facendo un volo di 54 metri, e poi è ancora rotolata per qualche decina di metri". L'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, ha ricostruito così la dinamica dell'incidente alla funivia del Mottarone.
Regione Piemonte: "La funivia è del comune di Stresa" - La Regione Piemonte chiarisce che la proprietà dell'impianto del Mottarone è del Comune di Stresa dal 1997 anche se "la trascrizione non è potuta avvenire perché il Comune non ha prodotto gli atti più volte richiesti". Ad affermarlo in Consiglio regionale è stato l'assessore al Patrimonio, Andrea Tronzano, il quale ha poi precisato: "Noi siamo ancora nella fase di lutto, stiamo ancora pregando per la vita di Eitan, ma i titoli di oggi ci sollecitano a informare il Consiglio prima di tutti: il tema che è emerso in questi giorni merita una risposta".