Nello scontro uccise una 27enne e ferì gravemente il fidanzato di 29 anni. L'elettricista torinese Maurizio De Giulio è stato accusato di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi, e lesioni aggravate
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E' stato condannato a 15 anni e 8 mesi per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e lesioni aggravate l'elettricista torinese Maurizio De Giulio che nell'estate del 2017 travolse una coppia in moto dopo una lite per viabilità, in Val di Susa, uccidendo una 27enne, Elisa Ferrero, e ferendo gravemente il fidanzato di 29 anni, Matteo Penna. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Milano.
Il giudice Anna Calabi, pur avendo condannato l'elettricista a 5 mesi in più rispetto alla richiesta del pm Piero Basilone, ha derubricato il reato di tentato omicidio in lesioni aggravate in relazione alle gravi ferite riportate da Matteo Penna, 29 anni, che è stato in coma per un mese.
Per lui è stata quantificata una provvisionale di 300mila euro. Mentre per Elisa Ferrero, la sua fidanzata che ha perso la vita, come richiesto dai suoi legali si procederà in sede civile con la richiesta di risarcimento. "Per noi va bene - hanno detto i difensori Fabio Ghiberti ed Elena Negri - perché ha tenuto conto dell'impianto accusatorio".
De Giulio, presente alla lettura del dispositivo, è uscito dall'aula quasi in lacrime. I suoi avvocati, dopo le motivazioni che verranno depositate in 90 giorni, di certo impugneranno la sentenza, in quanto per loro si è trattato di omicidio stradale.