© Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS Piemonte
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Dopo aver dato alla luce il bimbo, la donna ha avuto l'esigenza di recarsi in ospedale. Da qui l'intervento del Cnsas Piemonte coordinato con la Croce Rossa
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Una donna ha deciso volontariamente di partorire in una baita isolata di Borgomezzavalle, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Valle Antrona, nella frazione di Cheggio. È successo nelle prime ore della mattina, ma nel pomeriggio la neomamma ha sentito l'esigenza di recarsi in ospedale e sono stati attivati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese a supporto di un'autoambulanza della Croce Rossa. Così è stato organizzato il trasporto del neonato e della donna lungo il sentiero tra l'abitazione e il primo parcheggio.
Dalla baita isolata di Verbania, la corsa in ospedale per mamma e neonato - Sul posto della baita isolata di Cheggio, dove era avvenuto il parto, sono intervenute le squadre a terra del Cnsas Piemonte con anche due sanitari, che, insieme al medico di turno sull'ambulanza (anch'egli volontario del Soccorso Alpino), hanno valutato le generali buone condizioni della donna e del bambino.
La neomamma è stata quindi caricata sulla barella e trasferita a piedi fino all'ambulanza con il figlio per essere condotta in ospedale.
La vicenda - La donna aveva chiamato l'ambulanza poche ore dopo il parto, sentendo l'esigenza di recarsi in ospedale per effettuare dei controlli. Ma il mezzo, non potendosi avvicinare all'abitazione, si è però dovuto fermare nel parcheggio per le autovetture, distante dall'abitazione. A occuparsi del trasporto in barella lungo il sentiero, come riferito, sono stati gli uomini del soccorso alpino e il medico dell'ambulanza.