Mario D'Uonno aveva avuto con la donne una breve relazione. Aveva chiesto il rito abbreviato
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E' stato condannato a 18 anni Mario D'Uonno, l'ex guardia giurata che il 4 febbraio del 2019 diede fuoco, procurandole gravi ustioni, a una donna con cui aveva avuto una breve relazione. Il giudice, al termine del procedimento con rito abbreviato, ha accolto la richiesta del pm di 27 anni, di cui 22 per il tentato omicidio, poi ridotti a 18 con lo sconto di un terzo della pena.
"Ci aspettavamo le attenuanti generiche: D'Uonno si è costituito, ha sempre risposto all'interrogatorio e ha scelto il rito abbreviato" ha commentato il difensore di D'Uonno, Enrico Faragona. "Non era sua intenzione darle fuoco, voleva minacciarla - sostiene il legale, che ha annunciato il ricorso in appello - : ha sparso benzina sull'auto per farla scendere e, per rafforzare la minaccia, ha azionato l'accendino: i vapori della benzina hanno preso fuoco. Una versione confermata dalle prove".
Di tutt'altro segno il commento di Giuseppe Ruffier, avvocato difensore della donna. "Questa sentenza è esemplare e deve costituire un monito per tutti coloro che fanno violenza nei confronti delle donne - ribatte -. Dobbiamo riconoscere a questa donna una forza d'animo e un adattamento alla sofferenza unici: in quei tre-quattro minuti in cui è stata avvolta delle fiamme ha perso 30 anni di vita, anticipando cosi' l'invecchiamento del fisico".