INTERROGATO IN CELLA

Vercelli, tenta di bruciare la ex e confessa: "Ero in preda a un raptus"

Ai magistrati ha detto di aver tentato di uccidere la sua ex compagna. Da poche ore aveva il divieto di avvicinarsi alla donna, ma il provvedimento non gli era ancora stato notificato dai carabinieri

05 Feb 2019 - 07:38
 © ansa

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E' durato diverse ore l'interrogatorio di Mario D'Uonno, il 50enne di Vercelli che ha speronato e dato alle fiamme l'automobile su cui si trovava l'ex compagna 40enne, ora ricoverata in gravi condizioni. L'uomo ha confessato ma ha raccontato di essere stato colpito da un raptus. D'Uonno, ex guardia giurata, si era costituito in questura dopo il tentato omicidio e ora si trova in cella.

Aveva il divieto di avvicinarsi alla vittima - L'agguato era scattato poco dopo le 8, nel parcheggio del Carrefour e dell'Oviesse di Vercelli, dove lavora la vittima, due figli di 10 e 15 anni e un marito con cui stava cercando di ricostruirsi una vita normale. Proprio quello che probabilmente non voleva l'uomo, che tra poche settimane avrebbe dovuto presentarsi davanti ai giudici per la denuncia di stalking presentata dalla donna nei suoi confronti. D'Uonno aveva il divieto di avvicinarsi alla donna, ma i carabinieri non hanno fatto in tempo a notificargli il provvedimento emesso dal gip del tribunale di Vercelli soltanto sabato scorso.

L'ha picchiata, poi ha dato fuoco all'auto - "Ti ammazzo", "ti uccido", le parole pronunciate dall'uomo che, dopo averla speronata con l'auto, si è accanito nei confronti della ex con una violenza inaudita. L'ha malmenata con brutalità, poi ha dato fuoco all'auto dopo averla cosparsa di liquido infiammabile. La donna, all'interno dell'abitacolo, ha riportato ustioni sul 45% del corpo, il 10% delle quali di terzo grado. Dopo le prime cure all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, è stata trasferita al centro grandi ustionati del Cto di Torino. La prognosi è ancora riservata.

Vercelli si stringe intorno a Simona - I due si sarebbero conosciuti proprio all'Oviesse di Vercelli, dove anche l'uomo ha lavorato come guardia giurata. Intanto decine di persone hanno partecipato alla fiaccolata in segno di solidarietà nei confronti della donna, ricoverata in gravi condizioni al Cto di Torino; il corteo, organizzato da alcuni membri del gruppo Facebook "Sei di Vercelli se" ha percorso la via principale della città piemontese per concludersi in piazza Cavour. Presenti trae autorità la sindaca Maura Forte, il presidente della provincia Carlo Riva Vercellotti, l'arcivescovo monsignor Marco Arnolfo.

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