NUOVO STUDIO

Pirateria online, l'Italia il Paese Ue con meno accessi a contenuti illegali

Aspetti economici e sociali quali la disuguaglianza di reddito, la disoccupazione giovanile e la percentuale di giovani tra la popolazione sono stati individuati come fattori alla base del fenomeno

28 Nov 2024 - 12:28
 © Ansa

© Ansa

L'Italia è il Paese europeo con il minor numero di accessi a contenuti illegali online, davanti a Germania e Romania. Il nuovo studio dell'Euipo (l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale) conferma che la pirateria online nell'Unione Europea si attesta a una media di 10,2 accessi mensili per utente. In Italia gli accessi a contenuti hackerati sono in media 7,3, in Germania 7,7 e in Romania 7,9. Sopra gli 8 Polonia, Spagna e Austria. Paesi Baltici e Cipro chiudono la classifica, con oltre 20 accessi al mese. Rispetto all'ultima rilevazione dell'anno scorso, il nostro Paese scala una posizione e sale in testa alla classifica dei Paesi più virtuosi.

La metà degli accessi riguarda contenuti televisivi

 Lo studio dell'Euipo ha riscontrato che la metà degli accessi degli utenti di internet europei a contenuti piratati riguarda contenuti televisivi (cinque volte al mese). È aumentata la rilevanza dei siti di streaming illegale, come evidenziato da una crescita del 10% delle visite a siti web pirata per servizi di televisione via internet (Iptv) nel 2023. Lo studio stima che fino all'1% degli utenti di internet dell'Ue potrebbe essersi abbonato a servizi Iptv illegali in soli due anni, senza considerare gli utenti che si erano abbonati prima del 2022.

Per l'accesso ai contenuti illegali si usa maggiormente il pc

 Lo studio dell'Euipo ha altresì rilevato una notevole preferenza tra gli utenti di internet per l'accesso a musica e pubblicazioni piratate tramite dispositivi mobili. Tuttavia, per accedere a contenuti televisivi illegali, gli utenti sono più inclini a utilizzare un computer fisso.

I dati

 La pirateria cinematografica è scesa a 0,71 accessi per utente, prevalentemente tramite streaming, che rappresenta il 74% dell'attività. La pirateria musicale è aumentata lievemente a 0,64 accessi per utente, laddove il ripping (o download di contenuti in streaming) costituisce il metodo principale. La pirateria delle pubblicazioni è rimasta stabile a 2,7 accessi per utente. Il download rappresenta il metodo principale, mentre i manga sono la tipologia di contenuti più piratata, soprattutto su dispositivi mobili. La pirateria di software è cresciuta del 6% (con 0,88 accessi per utente al mese) e, nella fattispecie, i giochi per dispositivi mobili costituiscono la categoria principale. Per quanto riguarda gli eventi sportivi in diretta, la pirateria è cresciuta nel periodo 2021-2023, con 0,56 accessi per utente alla fine dello scorso anno.

I fattori alla base della pirateria

 Aspetti economici e sociali quali la disuguaglianza di reddito, la disoccupazione giovanile e la percentuale di giovani tra la popolazione sono stati individuati come fattori alla base della pirateria per tutti i tipi di contenuti. Per contro, un PIL pro capite più alto e una maggiore conoscenza delle offerte legali di contenuti sono associati a tassi di pirateria più ridotti.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri