INDAGANO I CARABINIERI

Pisa, padre spara al figlio, poi tenta il suicidio: è uno dei killer di Maurizio Gucci

I colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi nel giardino della casa di famiglia a Santa Maria a Monte. Gravissimo il padre, il figlio invece non sarebbe in pericolo di vita

22 Apr 2025 - 18:50
 © Ansa

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Sparatoria in famiglia a Santa Maria a Monte (Pisa), dove un uomo di 37 anni e il padre sono finiti in ospedale dopo una violenta lite avvenuta in casa. Il 63enne che ha fatto fuoco è l'esecutore materiale dell'omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto a Milano nel 1995. L'uomo avrebbe prima tentato di uccidere il figlio sparandogli al volto con una pistola di piccolo calibro, poi avrebbe rivolto l'arma contro se stesso e ferendosi in modo gravissimo. Lo si apprende da ambiente investigativi.

Sono intervenuti il 118 e l'elisoccorso Pegaso per trasportare d'urgenza i due feriti in ospedale: il 63enne a Cisanello, dove è in condizioni critiche, e il 37enne, che non è in pericolo di vita ma dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico, a Lotti di Pontedera. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di San Miniato e della stazione di Santa Maria a Monte. 

Chi è Benedetto Ceraulo

 Benedetto Ceraulo, 63 anni, di Caltanissetta, si era trasferito, stando a quanto appreso, da un paio d'anni in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Vive da solo in un'abitazione presa in affitto. Per le festività pasquali, è stato raggiunto dal figlio di 37 anni. L'uomo è stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 nell'androne di via Palestro 20 a Milano. Secondo le ricostruzioni giudiziarie, Ceraulo fu ingaggiato per compiere l'assassinio da Orazio Cicala, su indicazione di Ivano Savioni e Pina Auriemma, quest'ultima amica e confidente di Patrizia Reggiani, ex moglie di Gucci e mandante del delitto. La mattina del crimine, Ceraulo sparò quattro colpi di pistola a Gucci, uccidendolo, e ferì anche il portiere dello stabile, Giuseppe Onorato. Condannato in primo grado all'ergastolo, la pena di Ceraulo fu successivamente ridotta a 28 anni e 11 mesi di reclusione. Durante il periodo di detenzione, ha partecipato a progetti di reinserimento sociale, tra cui la produzione vinicola sull'isola di Gorgona, sotto la guida della famiglia Frescobaldi. Dopo aver scontato parte della pena, era stato rilasciato.

Mistero sulla dinamica

 Non è chiaro che cosa abbia innescato il litigio, ma il 37enne è riuscito, dopo lo sparo, a salire sulla sua auto e fuggire fermandosi circa 300 metri dopo all'altezza di un bar, dove avrebbe anche chiamato i soccorsi per riferire l'accaduto. In quel frangente il padre, rimasto solo in casa, avrebbe cercato di togliersi la vita. Non ci sono testimoni della lite.

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