Un gioiello tecnologico, che combina intelligenza artificiale e alta definizione, è in grado di pizzicare chi telefona mentre è al volante in tempo reale
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Da Agliana, un paesino di 18mila abitanti in provincia di Pistoia, parte una sperimentazione destinata a cambiare il volto della sicurezza stradale: una telecamera di ultima generazione, capace di individuare chi guida parlando al cellulare o senza cintura di sicurezza. Si chiama "Mobile Phone and Seat Belt Detection" ed è un gioiello tecnologico che combina intelligenza artificiale e alta definizione per pizzicare i trasgressori in tempo reale.
A prima vista potrebbe sembrare una normale telecamera per il controllo del traffico, ma il dispositivo va ben oltre. Dotata di una lente ad alta risoluzione, cattura immagini e piccoli video dei veicoli in movimento. Successivamente, come riporta Libero, entra in azione un avanzato sistema di intelligenza artificiale che analizza le posture e i movimenti del conducente, rilevando comportamenti sospetti: se una mano è sul volante e l'altra all’altezza dell’orecchio, o se la cintura non è allacciata, la telecamera se ne accorge. Importante sottolineare che il sistema non è invasivo: non registra conversazioni né controlla contenuti personali. Se il cellulare è utilizzato in modalità bluetooth, ad esempio, la telecamera non segnala nulla. Ma, in caso di infrazione, le prove vengono raccolte e trasmesse automaticamente alle autorità, che verificano i casi e inviano le multe ai trasgressori.
"Non è uno strumento per fare cassa, ma un investimento per la sicurezza", spiega Fabrizio Baroncelli, vicesindaco di Agliana. Il costo del dispositivo è di 25mila euro, ma i dati parlano chiaro: l'uso del cellulare è tra le principali cause di distrazione alla guida, responsabile del 15% degli incidenti stradali in Italia nel 2022, secondo l’Istat. L'efficacia della tecnologia è già stata dimostrata in altri Paesi. In Australia, dove il sistema è attivo dal 2019, gli incidenti sono diminuiti del 20%. Anche la Gran Bretagna ha adottato questa soluzione negli ultimi anni.
Tuttavia, non mancano le polemiche. A Milano, ad esempio, l'introduzione di una tecnologia simile è stata sospesa per le possibili implicazioni legate alla privacy. "Potendo inquadrare il conducente, può creare problemi legati alle leggi sulla riservatezza", ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del capoluogo lombardo. Gli scettici temono un eccesso di sorveglianza. Ma il dispositivo di Agliana è progettato per distruggere automaticamente le immagini non rilevanti, riducendo il rischio di abusi.
Con questa sperimentazione, Agliana si pone all'avanguardia nell'adozione di tecnologie innovative per la sicurezza stradale. Se questo modello si dimostrerà efficace, potrebbe presto essere adottato in altre città italiane, contribuendo a ridurre incidenti e salvare vite.