A Mattino Cinque, la testimonianza esclusiva: "L'auto era parcheggiata al contrario, come se volessero caricare qualcosa..."
© web
Ancora ombre sul caso di Renata Rapposelli, la pittrice scomparsa da un mese esatto a Giulianova. I Ris sono tornati per analizzare alcuni locali limitrofi alla casa dove il figlio Simone e l’ex marito Giuseppe Santoleri vivono. Si tratta di un vano caldaia. In più i carabinieri hanno portato via anche i loro cellulari per avviare una perizia sulle ultime celle telefoniche a cui i loro telefoni si sarebbero attaccati. Intanto a Mattino Cinque parla in esclusiva una vicina che rivela alcuni dettagli importanti sull’auto, una Fiat 600, con cui Giuseppe avrebbe accompagnato Renata al santuario di Loreto e sul rapporto tra padre e figlio.
“Ho portato la spazzatura fuori quella mattina e ho trovato l’auto di Peppino parcheggiata con la parte posteriore rivolta verso la casa, diversamente da quanto fanno di solito. Come se dovessero caricarci dentro qualcosa”. La donna ha poi aggiunto: “Simone, il figlio di Renata, è conosciuto come un violento, è capace di fare qualsiasi cosa, se tu fai il giro di Giulianova tutti dicono che lui era matto – e ha sottolineato – so che lui picchiava il padre e anche violentemente, sono stata tentata di chiamare i carabinieri più volte, ma lui mi ha sempre intimorita”.