Per l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade non c'è rischio di crollo per il viadotto Cannavino, che collega Crotone e Cosenza. Nel 1972, però, due operai morirono, dopo un volo di 120 metri
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I cittadini di Celico, in primis il sindaco Antonio Falcone, sono preoccupatissimi per le condizioni del Viadotto Cannavino, dopo gli ultimi crolli avvenuti in Italia e che hanno coinvolto altre simili grandi opere. Nel salotto pomeridiano di Barbara D'Urso, il primo cittadino celichese offre il suo parere, ritenendo possibile un improvviso evento drammatico. Il perchè? Al centro c'è un pericoloso avvallamento, come se le due parti scivolassero l'una sull'altra, una condizione in cui il ponte versa perennemente da anni. Per gli esperti, però, sono sufficienti solo alcuni interventi di manutenzione. Verrà effettuato, infatti, soltanto un intervento di miglioramento di comfort veicolare con piastre in acciaio. Una parte del viadotto verrà chiusa, ma l'altra sarà percorribile, anche perchè non ci sono collegamenti alternativi. La statale di cui fa parte il ponte è percorsa da centinaia di migliaia di veicoli, anche pesnti e, se dovesse essere chiuso del tutto, c'è il rishcio che l'altopiano silano venga paralizzato. Un fotoreporter della zona ha inviato a Pomeriggio 5 un video dettagliato, e inquietante, del punto pericolante.