Il parere dell'Avvocatura di Stato sulla sentenza del Consiglio di Stato dopo il ricorso degli insegnanti, che ora, come denuncia FdI, "dovranno tornare precari". L'Anief: "Dal 28 aprile sciopero della fame"
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Dopo mesi di attesa l'Avvocatura di Stato ha dato il suo parere sulla sentenza del Consiglio di Stato per cui, secondo le nuove norme introdotte dalla "Buona Scuola", maestre e maestri con il diploma magistrale conseguito prima del 2001 non possono entrare nelle Graduatorie ad esaurimento (Gae). La sentenza penalizza 2mila docenti, che avevano fatto ricorso: per loro l'esclusione è immediata.
Il Miur spiega: "In tutti gli altri casi bisognerà attendere le rispettive sentenze nel merito, che, con ogni probabilità, si uniformeranno alla decisione del Consiglio di Stato".
FdI denuncia: "Chi era già assunto sarà licenziato" - "Oggi l'avvocatura di Stato ha deciso che migliaia di maestre e maestri dovranno ritornare precari, in seconda fascia d'Istituto, e chi era già stato assunto dovrà essere licenziato. Questo grazie ai pasticci della buona scuola... Ora serve una urgente soluzione politica e FdI si mette a disposizione di qualunque governo per evitare un licenziamento di massa ingiusto e assurdo. Abbiamo detto da mesi che sarebbe stato necessario che il governo intervenisse per scongiurare questo dramma, ma nulla è accaduto", accusa il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati Fabio Rampelli. "Non permetteremo - aggiunge - che questa sentenza venga vissuta come un incubo da migliaia di famiglie perché con la scuola, i bambini, i lavoratori e la vita delle persone non si scherza".
L'Anief indice uno sciopero della fame - "No ai licenziamenti di massa", hanno chiesto le maestre, preoccupate di una possibile fine del loro contratto: "Abilitate quando serve, licenziate quando conviene", hanno ribadito a più voci. E dopo l'ondata di scioperi da Nord a Sud, il parere dell'Avvocatura di Stato promette nuove manifestazioni. L'Anief, il sindacato che ha promosso i ricorsi di massa dei diplomati, attacca: "L'Avvocatura di Stato espelle le maestre, mette a rischio il prossimo anno e mina lo stato di diritto". E, come scrive La Repubblica, indice il 28 aprile uno sciopero della fame, con un presidio permanente davanti al Miur, sino al nuovo sciopero il 3 maggio, il terzo in quattro mesi con manifestazione a Roma.