L'uomo, un ex operatore ecologico, è stato fermato come indiziato del delitto
© Carabinieri
Secondo gli inquirenti l'avrebbe assalita dopo un violento litigio e strangolata fino a toglierle la vita. È questa l'ipotesi investigativa che ha portato al fermo di un 81enne di Maschito (Potenza), come indiziato del delitto della moglie di 73 anni, uccisa probabilmente nel tardo pomeriggio del 29 giugno nella casa in cui la coppia abitava. Il sospetto è che la donna sia morta per soffocamento, ma sarà l'autopsia, disposta dalla Procura di Potenza che coordina le indagini dei carabinieri, a stabilire se il decesso dell'anziana è avvenuto davvero così.
Il 118 al suo arrivo non ha potuto far altro che constatare il decesso della vittima. Anche i carabinieri sono giunti sul posto poco dopo l'accaduto. Gli agenti della compagnia di Venosa stanno svolgendo le indagini in collaborazione con l'arma territoriale di Maschito. Per tutta la notte hanno ascoltato amici e parenti della coppia per provare a capire la dinamica dei fatti.
Nel luogo del delitto si è recato anche il sostituto procuratore della Repubblica che coordina le indagini. Il pm ha già disposto il sequestro dell'abitazione nella quale potrebbe essersi consumato l'ennesimo femminicidio in modo che la scena del delitto resti a disposizione e non inquinata per i successivi accertamenti. In attesa di svolgere l'autopsia al corpo della vittima, è stato reso noto che dal primo esame medico-legale non risultano traumi esterni e per questo sarà conferito incarico specialistico per accertare le modalità del delitto. Le indagini preliminari proseguono nel riserbo.