Pozzolo, unico indagato nella vicenda, è stato convocato lunedì in Procura a Biella per l'interrogatorio e ha indicato in Pablito Morello la persona che ha fatto partire il colpo
Dopo cinque mesi e mezzo, Emanuele Pozzolo ha rivelato alla Procura il nome di chi avrebbe fatto partire lo sparo a Capodanno. E ha indicato Pablito Morello, l'agente della polizia penitenziario che fa da caposcorta al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Secondo il deputato (ora sospeso) di Fratelli d'Italia sarebbe stato proprio Morello a esplodere in maniera accidentale dal revolver (regolarmente detenuto da Pozzolo) il colpo che nella sede della pro loco di Rosazza ferì alla coscia il genero di Morello, Luca Campana.
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Secondo quanto scrive Repubblica, Pozzolo, unico indagato nella vicenda, è stato convocato lunedì in Procura a Biella per l'interrogatorio. Era stato lo stesso deputato, due settimane fa, a chiedere alla procuratrice Teresa Angela Camelio di essere sentito. "È stato Morello a prendere in mano l'arma e a fare partire accidentalmente un colpo", avrebbe detto il deputato. Una versione che ora verrà verificata dagli inquirenti. Anche perché Morello, poche settimane dopo l'incidente, aveva detto esattamente il contrario.
Il caposcorta aveva infatti sostenuto che "l'arma è sempre stata in mano a Pozzolo", e dopo lo sparo "Pozzolo, spaventato e sorpreso, ha come lasciato cadere la pistola sul tavolo". A quel punto "istintivamente l'ho presa in mano per evitare che urtasse il tavolo" ed "essendo ancora calda e fumante, ho percepito il calore sulla mano e l'ho appoggiata sul piano del tavolo". Sull'arma erano state infatti ritrovate le tracce sia di Pozzolo sia di Morello, e l'ispettore aveva così spiegato la circostanza.